L’impianto fotovoltaico per tutto il condominio: la comunità energetica
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Presto sarà possibile installare l’impianto fotovoltaico sul condominio e destinare l’energia prodotta all’autoconsumo collettivo, diversamente da quanto è stato permesso fino ad ora. Infatti, fino ad oggi l’impianto fotovoltaico non poteva fornire l’energia a tutti i condòmini, ma poteva alimentare solamente le utenze comuni o una singola abitazione.
Prima del Decreto, l’impianto fotovoltaico in un condominio come poteva essere sfruttato?
Come già accennato, il fotovoltaico installato sul tetto di un condominio poteva svolgere solamente due funzioni, alternative tra loro:
- poteva fornire energia solo per le utenze comuni, come l’ascensore o l’illuminazione;
- se installato nella corrispondente porzione di tetto di uno dei condòmini, l’impianto fotovoltaico poteva coprire solo il fabbisogno energetico della sua abitazione.
Per farla breve, non era possibile realizzare un impianto fotovoltaico che servisse il fabbisogno energetico di tutto il condominio: utenze comuni e utenze di tutte singole abitazioni.
Che cosa è permesso con il nuovo Decreto?
Il Governo con il “Decreto Milleproroghe”, grazie al recepimento di una direttiva dell’Unione Europea, apre alla possibilità di costituire comunità energetiche per l’autoconsumo di energia rinnovabile. Questo, concede ai condomini (ma anche alle imprese, agli edifici pubblici e alle attività commerciali) di produrre e scambiare l’energia dello stesso impianto fotovoltaico. Quindi, permette di ottimizzare l’autoconsumo tra i soggetti partecipanti e ridurre la richiesta di energia dalla rete, con un conseguente abbattimento significativo dei costi.
Come scambiare l’energia dell’impianto fotovoltaico nel condominio? Come evitare qualsiasi disparità?
I modelli che si possono applicare sono 2:
- Il primo modello applicabile prevede la coesistenza di un unico impianto fotovoltaico per l’interno condominio, un sistema di storage centralizzato, un POD (Point Of Delivery) e un contatore intelligente per ogni abitazione al fine di tenere traccia dell’energia elettrica consumata. Il sistema sarà monitorato da un cloud con gli algoritmi che gestiranno quanto i condomìni potranno prelevare dall’impianto fotovoltaico e dallo storage centralizzato. Questo è molto simile al sistema che viene utilizzato nei condomini per la contabilizzazione dell’acqua;
- Il secondo modello prevede sempre un unico impianto fotovoltaico, un unico POD, uno smart meter e un sistema di accumulo per ogni abitazione. In questo caso l’energia non viene immagazzinata in un unico storage, ma ogni abitazione ha il proprio sistema di accumulo dell’energia. E’ sempre permesso scambiarsi l’energia tra le varie abitazioni al fine di ottimizzare i flussi energetici ed evitare di prelevare l’energia dalla rete (che ha costi sicuramente più elevati).
Quali sono i vantaggi di questa concessione?
- Il risparmio sulla bolletta non è limitato all’energia per le utenze comuni ma si estende per le utenze di ogni abitazione;
- Possibilità di scambiare l’energia in eccesso grazie alle tecnologie che gestiscono e ottimizzano il consumo;
- Riduzione degli sprechi e conseguente vantaggio economico ed ambientale, per le famiglie e per la comunità;
- Calo dell’utilizzo delle fonti fossili a favore delle fonti rinnovabili e trasformazione degli edifici in edifici eco-sostenibili.
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